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La trasformazione digitale è ormai una necessità per quasi tutte le Aziende/Enti italiani per poter operare efficacemente ed efficientemente nel mondo moderno, promossa e favorita anche dagli incentivi a livello nazionale ed europeo.

Non sempre è ben chiaro che cosa significhi tale trasformazione, e soprattutto cosa implichi e comporti. La trasformazione digitale è il processo di trasformazione dell’intera Azienda/Ente grazie all’uso sistematico, integrato e collaborativo dei sistemi digitali in tutte le attività ed i processi dell’Azienda/Ente, da quelli mminitrativi-contabili a quelli della gestione delle risorse umane, dalla logistica al merketing e alle vendite, dall'automazione industriale alla robotica.

La trasformazione digitale ha l’obiettivo primario di migliorare la creazione di valore (business) e rendere l’Azienda/Ente realmente competitiva/o in un mondo sempre più internazionalizzato e digitale. 

L’uso pervasivo di sistemi e servizi digitali, dai cellulari ai PC, dai server al cloud,  comporta forti trasformazioni nelle modalità operative del personale, nei processi, nell’organizzazione, ed è guidato anche, ma non solo, dalla dinamica e rapida evoluzione delle tecnologie digitali.

L’evoluzione del modalità di business, e per gli enti pubblici delle attività e dei servizi da offrire, oltre all’utilizzo di innovativi strumenti e servizi digitali, comporta il cambiamento dei processi e dell’organizzazione interna, ed il possibile cambiamento delle filiere a monte e a valle dell’Azienda/Ente, dai fornitori ai clienti: il tutto prevalentemente come nuove modalità digitali per comunicare ed interoperare, con le conseguente necessità di formazione e addestramento del personale coinvolto, interno ed esterno.

Malabo, con i suoi esperti interni e di società partner e specializzate nei diversi settori e processi, propone una soluzione integrata e multidisciplinare gradualmente percorribile anche da strutture di piccole e medie dimensioni, e basata sul suo framework metodologico,  che utilizza e che contestualizza, in maniera efficace ed efficiente, framework, standard internazionali e normative europee/italine, quali COBIT, ISO, ITIL, NIST, NIS2, DORA, etc.

La figura sottostante schematizzato un tipico esempio, per una media impresa, delle principali fasi e dei tempi medi richiesti per l'attuazione di una TDI.

 

Esempio fasi e tempi TDI Malabo

 

Chi fosse interessato ad approfondire questo tema e la soluzione Malabo è pregato di inviare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 

Immagine GDPR su vari sfondi trasparenti

 

GDPR, General Data Protection Regulation, è ilregolamento europeo sulla privacy (EU Regulation 2016/679) in vigore in tutta Europa, e quindi anche in Italia, dal 25 maggio 2018: sostituisce la precedente norma europea sulla privacy, la Direttiva 95/46/EC.

L’elemento di maggior impatto rispetto alla precedente normativa italiana, il Codice Unico sulla privacy (D.Lgs. 196/2003) è dato dalle nuove pesanti sanzioni economiche, che possono arrivare fino a 20 milioni di euro o fino al 4% dell'intero volume d'affari.

La privacy deve pertanto essere correttamente gestita, e questo deve essere dimostrabile, pena le sanzioni di cui sopra.

Malabo, con la pluriennale esperienza conseguita nel supportare vari Clienti nell'adempimento del precedente Codice Unico sulla Privacy, ha predisposto una propria metodica flessibile e facilmente contestualizzabile alla specifica realtà del Clinete, con un insieme di documenti e di strumenti pre impostati per aiutare un'Azienda ed un Ente Pubblico ad adeguarsi correttamente e velocemente a questo "nuovo" regolamento.

Un esempio di tali documenti e strumenti "pre-impostati" sono riportati nella scheda scaricabile gratuitamente, dopo aver fatto il login a questo sito web (NB: per registrasi cliccare qui)

 

Per scaricare  la scheda  KIT GDPR cliccare (utenti registrati) sul bottone "dowload" qui sotto

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fig frece stradali cost benefit

 

Il servizio “Analisi del valore ICT” consente una valutazione qualitativa e quantitativa del contributo del sistema informatico, in essere o previsto, al business dell’azienda. La metodologia di analisi, fortemente personalizzabile sulla realtà di ogni singola azienda, fa riferimento alle più consolidate “best practice”, quali COBIT, e agli standard contabili internazionali IAS/IFRS, in particolare lo IAS 38 sulla valorizzazione dei beni intangibili.

La metrica messa a punto, e sofisticabile qunato opportuno, si può applicare al valore dell'intero Sistema Informatico (SI)  per la creazione di valore per l'intera azienda/ente, o solo su alcune parti del SI inneriti specifici processi/attività (ad esempio la vendita on line, l'automazione industriale, etc.) e/o adeterminate Divisoni / Business Unit.

La metrica utilizzata per l’analisi qualitativa è sintetizzata nella sottostante figura ed è articolata in 5 fasi principali:

  • Individuazione dei Fattori Critici di Successo (FCS) della organizzazione
  • Valutazione del contributo dei processi aziendali ai FCS
  • Valutazione del contributo della ICT ai processi aziendali
  • Valutazione del contributo della ICT ai FCS
  • Misura del valore della ICT per la organizzazione.

Malabo ha realizzato dei fogli elettronici che consentono una più facile ed omogenea raccolta dei dati e delle valutazioni, responsabile per responsabile e/o per ogni linea di business.Questi fogli agiscono contemporaneamente da questionari e da strumenti di elaborazione, ed hanno un numero limitato di domande (30-40), la maggior parte delle quali con un insieme di risposte predefinite tra le quali scegliere. L’imprenditore ed i responsabili dell’azienda, rispondendo al questionario, effettuano una analisi “guidata” dei punti deboli e dei punti di forza nell’uso dell’ICT in azienda. Nella maggior parte dei casi viene effettuato da Malabo un incontro con tutti gli interlocutori per illustrare obiettivi, metriche, modalità di compilazione.

L’analisi quantitativa aggiunge all’analisi qualitativa di cui sopra l’analisi dei costi ICT, diretti ed indiretti, e la stima economica del loro contributo al business aziendale, sia diretti che indiretti che intangibili: tipici esempi l’incremento vendite via commercio elettronico e portale web, la riduzione delle scorte magazzini, l’automazione di alcuni processi, l’aumento di efficacia e di produttività della forza lavoro, la riduzione dei costi generali e d’ufficio. Gli indicatori economici sono concordati con il Direttore Amministrativo/CFO: dal TCO, Total Cost of Ownership, per i costi a vari indicatori per i ritorni, dal ROI, Return on Investment, al DCF, Discounted Cash Flow.

I risultati dell’analisi non solo contribuiscono ad una realistica valutazione del contributo dell’ICT al business, come evidenziato da alcuni dei grafici sottostanti, ma anche a sensibilizzare il management aziendale al miglioramento continuo e ad un effettivo governo dell’ICT allineato con l’evoluzione ed il governo dell’azienda.

 

 

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